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Ep. XXXII – Estrema unzione, divorzio e vero matrimonio

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Catechismo
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Ep. XXXII - Estrema unzione, divorzio e vero matrimonio
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Articolo 27: Lestrema Unzione ha leffetto di assolvere il morente dal peccato, confortare e rafforzare la sua anima e può anche ripristinare la sua salute fisica, se questo può servire alla salvezza dellanima.

«Questo effetto è la grazia dello Spirito Santo, la cui unzione lava i peccati, se ve ne fossero ancora da espiare, e ciò che resta del peccato; solleva e rafforza lanima del malato, suscitando in lui una grande fiducia nella divina misericordia. Linfermo per il sollievo ricevuto sopporta più facilmente le sofferenze e le pene della malattia, resiste più facilmente alle tentazioni del demonio che insidia il suo calcagno e qualche volta, se ciò può giovare alla salvezza dellanima, riacquista la salute del corpo» (Concilio di Trento, DH 1696).

Si noti che è bene inviare per tempo un sacerdote da una persona morente, se la persona è ancora lucida ed è in grado di confessarsi. E che tre ore dopo che il cuore ha smesso di battere, una persona viene considerata ancora viva ai fini del ricevimento del Battesimo e dell’estrema Unzione.

Domanda: I divorziati risposati possono ricevere la santa Comunione?

Il divorzio e l’unione dei divorziati risposati sono dei costrutti puramente civili. La «parte divorziata» rimane sposata con il coniuge originario. Se successivamente intrattiene rapporti intimi con un’altra persona, è colpevole di adulterio, che è un peccato mortale. Ed il peccato mortale preclude la ricezione della santa Comunione.

Domanda: Una persona divorziata che non si risposa può ricevere la santa Comunione?

Sì, se quella persona è nello stato di grazia.

Domanda: È possibile il Matrimonio tra membri dello stesso sesso?

No, perché il Matrimonio è essenzialmente l’unione coniugale tra un uomo e una donna e perché la prima finalità del matrimonio è la procreazione e l’educazione dei figli. Due persone dello stesso sesso, che convivono con la finzione di essere sposate, non solo commettono un peccato di purezza innaturale, un peccato di particolare gravità e depravazione, ma scandalizzano anche gli altri con il loro esempio e con il disprezzo che mostrano per il (vero) Matrimonio. Il fatto che uno Stato permetta e quindi promuova tali accoppiamenti crea una struttura pubblica di peccato tale da richiamare l’ira di Dio su nazioni intere.

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