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Ep. XI – Mezzi di perfezione secondo sant’Alfonso

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Ep. XI - Mezzi di perfezione secondo sant'Alfonso
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MEZZI DI PERFEZIONE SECONDO SANT’ALFONSO

 

 + In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

 

In questo articolo citiamo i mezzi di perfezione consigliati da sant’Alfonso.

a) Gli atti più importanti:

1) Fuga da ogni peccato volontario, benché veniale. Se per disgrazia commettiamo qualche difetto, guardiamoci bene dall’innervosirci con noi stessi. Piuttosto pentiamoci e facciamo atti di amore a Cristo, promettendogli, col Suo aiuto, di non peccare più;

2) Desiderio di raggiungere la perfezione dei santi e soffrire tutto per la gloria di Dio. Se non avvertiamo questo desiderio, preghiamo Gesù Cristo che ce lo conceda, altrimenti non faremo alcun passo sulla via della perfezione;

3) Decisione seria di giungere alla perfezione. Chi non ha tale fermezza, risulta fragile e perdente nelle prove. La persona decisa, invece, con l’aiuto di Dio che non manca mai, è sempre vincente;

4) Due ore o almeno una di meditazione al giorno e non lasciarla mai, senza una vera necessità, anche se avvertiamo sensi di noia, aridità o altro;

5) Comunione frequente;

6) Mortificazioni esterne come digiuni. Per quello è essenziale avere un direttore spirituale, in quanto tali mortificazioni, fatte senza il consiglio del direttore, sono occasioni di vanagloria e di intralcio alla santità;

7) Preghiera incessante a Gesù Cristo per tutte le nostre necessità, ricorrendo all’intercessione del nostro angelo custode, dei santi e particolarmente della divina Madre Maria, Mediatrice di tutte le grazie. Dalla preghiera dipende ogni bene.

b) Petizioni di preghiera

 Bisogna anzitutto chiedere ogni giorno a Dio il dono della perseveranza nella Sua grazia. Questa grazia l’ottiene solo chi la chiede; chi non la chiede, non la ottiene e si danna;

Chiediamo a Lui il Suo santo amore ed una perfetta uniformità alla Sua volontà; ma chiediamo tutto e sempre per i meriti di Gesù Cristo.

Queste preghiere dobbiamo farle la mattina, appena svegli, e poi rinnovarle nella meditazione, durante la partecipazione all’Eucarestia, nella visita al S.mo Sacramento, e la sera nell’esame di coscienza. Particolarmente nelle tentazioni dobbiamo chiedere aiuto a Dio di resistere, in modo particolare se sono contro la castità, invocando i Nomi di Gesù e Maria. Chi prega vince; chi non prega resta sconfitto.

c) Rimedi alle tentazioni e desolazioni di spirito

Contro le tentazioni, due sono i rimedi: la rassegnazione e la preghiera. La rassegnazione, perché, anche se le tentazioni non vengono da Dio, tuttavia è Lui che le permette per il nostro bene. E per moleste che siano, non ci dobbiamo innervosire, ma piuttosto rassegnarci alla volontà di Dio che le permette ed affidarci alla preghiera, l’arma più forte e sicura per vincere i nemici.

I cattivi pensieri, per quanto blasfemi e ripugnanti, non sono mai peccato, se vi manca il nostro deliberato consenso.

Nell’assalto delle tentazioni è di grande efficacia rinnovare il proposito di voler morire, anziché offendere Dio; come anche segnarci col segno della croce, con l’acqua benedetta e confidarle al confessore. Ma il rimedio più efficace resta la preghiera a nostro Signore Gesù Cristo ed alla Madonna.

Nelle desolazioni di spirito, poi, riconosciamoci meritevoli dell’essere trattati così e rassegniamoci alla volontà di Dio, abbandonandoci tra le sue braccia.

Quando Dio ci offre delle consolazioni, prepariamoci subito alle tribolazioni. Se poi manda desolazioni, umiliamoci e rassegniamoci alla Sua volontà. Profitteremo più con le desolazioni che con le consolazioni.

 

+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

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